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Around Calabria

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Lontano dai rumori del mondo, il silenzio. Tranquillo ascolto del cuore. Non ero mai stata a Serra San Bruno. E non avevo mai visitato il Museo della Certosa. Mi ha colpito la voce assordante del silenzio. Il vento fra gli alberi. La magia dell’anima che cerca se stessa e si ritrova, in Armonia, col mondo. Ho riflettuto sull’intervento di un monaco, in proiezione sugli schermi del museo (perché la Certosa non può essere visitata ed è vietato l’ingresso alle donne). Diceva più o meno così: la pluralità di alcuni nomi non restituisce il senso profondo evocato dalla loro singolarità. Le parole, La Parola; le libertà, La Libertà; le verità, La Verità.

San Bruno e il “mare del silenzio”

Dal mare del silenzio
Ritorna come un’onda
Nei miei occhi,
E quello che mi manca
Nel mare del silenzio
Mi manca sai molto di più

Amo le parole di questa canzone. A volte quello che ci manca lo ritroviamo nel silenzio. E nel silenzio, quello che ci manca riecheggia assordante nel cuore, nell’anima. Il silenzio è riconciliatore. Ti ricongiunge con la tua natura più profonda. Quella che trascende le parole. Il silenzio è un’esigenza. Una tregua. E’ pace dei sensi. E’ riflessione, contemplazione, meditazione. Connessione. San Bruno è stato un monaco cristiano tedesco fondatore dell’ordine certosino. Poeta, filosofo, teologo, tra i suoi discepoli personaggi illustri come Papa Urbano II. Affascinato dall’esigenza di spiritualità e dalla sua vocazione, lasciata la Francia, il sommo pontefice gli permise di ritirarsi in solitudine sull’Altopiano delle Serre calabresi e fondare in quel deserto silenzioso, immerso nella natura incontaminata, il primo convento certosino d’Italia nel 1090. A proposito della vocazione di Bruno, Papa Ratzinger in visita alla Certosa nel 2011 disse: “dare tempo a Dio di operare con il suo Spirito e alla propria umanità di formarsi, di crescere secondo la misura della maturità di Cristo”. I certosini, come secoli fa, sono soggetti alla clausura. L’unica occasione di approccio col mondo esterno gli è concessa la domenica, in quell’uscita detta “spaziamento” che gli permette di ristorare corpo e mente. Ricordo che rientrata a casa riflettei molto sull’idea del deserto eremitico. E se anche Gesù si fosse ritirato a vita privata ? Noi non avremmo potuto gioire della Parola. Del suo agire. Del suo messaggio per noi. Evangelizzare, quindi, per me. Testimoniare le conquiste dell’anima che come un mare calmo ti purificano dentro e ti fanno venire voglia di raccontarlo, ancora. E crederci, insieme.

Chiesa di Santa Maria

E se ti vien fame ? 😋

Noi abbiamo pranzato da Zenzero che vi consiglio 🙂🌿🍽

via Roma 12, 89822 Serra San Bruno (VV) Italy

Apprezzando i doni naturali del territorio, e cercando sempre il confronto con la tradizione, mi impegno a valorizzare il sapore di ogni singolo alimento in una cucina fantasiosa ma allo stesso tempo equilibrata e genuina, facendo particolare attenzione alla provenienza, la particolarità e la qualità di tutti i prodotti“.

Parole dello Chef Bruno de Francesco, orgoglio per la nostra Calabria, da lui rappresentata in importanti contesti gastronomici quali l’Expo e Fico.
Quindi amici, buona passeggiata e buon appetito ❤🍒

Il tour al museo della Liquirizia Amarelli è iniziato con una frase che, inaspettatamente, mi ha riportato ad un particolare del bambù cinese che avevo letto in Aleph, romanzo di Coelho. Ai tempi, quel particolare, seppure nascosto in qualche riga senza destare troppo interesse, mi aveva fatto riflettere. Il bambù cinese: “dopo aver piantato il seme, non accade nulla per quasi cinque anni – si vede soltanto un minuscolo germoglio. La crescita è interamente sotterranea: pian piano si forma una complessa struttura di radici, che si estende nel terreno sia in verticale che in orizzontale. Poi, alla fine del quinto anno, il bambù cinese cresce rapidamente fino a raggiungere l’altezza di venticinque metri”. La piantina della liquirizia, mai invadente e delicata 🌿🌸, ha delle radici altrettanto forti che invadono il terreno in profondità. Ho pensato a quanto l’apparenza possa ingannare, a come in una piccola botte si possa nascondere un tesoro, a come nella vita ci si possa rapportare con delicatezza, senza invadenza e presunzione eppure nascondere una grande forza. Ho pensato al valore delle radici e della loro linfa che è la storia di cui si fanno portavoce. Ho pensato alla mia Calabria, terra bella, dalle mille virtù.

Storia della Liquirizia in Calabria

La pianta della liquirizia arriva in Europa nel XV secolo ed in Italia trova terreno fertile e clima privilegiato in Calabria. Per la precisione, le aree di Cosenza, Rossano e Corigliano sono coinvolte nella produzione dell’80 % della liquirizia a livello nazionale. Nel 1715, il Duca di Corigliano ebbe il merito di intraprendere la commercializzazione della liquirizia calabrese in tutto il mondo grazie all’avvio di stabilimenti destinati alla lavorazione di quello che sarebbe diventato nel tempo il cosiddetto oro nero di Calabria. Lo stabilimento più celebre fu, e continua ad essere, quello della famiglia Amarelli, già coinvolta nella lavorazione della liquirizia a partire dal ‘500. Nel 1731 gli Amarelli intrapresero la trasformazione della radice di liquirizia in succo in un primo impianto di estrazione detto “concio“. Una volta tagliate, schiacciate e sfibrate, le radici venivano sottoposte a delle fasi di bollitura fino a ricavarne un impasto nero e denso destinato ad essere modellato nelle varie forme desiderate. Nel 2011 il prodotto ha ottenuto dall’Unione europea il riconoscimento di denominazione di origine protetta (DOP).

“Giorgio Amarelli” – Il Museo della Liquirizia

Oltre tre secoli di storia. La storia di una famiglia, di un’azienda e di una radice preziosa. Nel 2001 nasce il Museo Giorgio Amarelli che vanta oltre 40.000 visitatori annui. Realizzato all’interno della storica dimora e stabilimento produttivo della famiglia a Rossano Calabro, il museo, che ha ottenuto il “Premio Gugghenheim Impresa & Cultura” ed al quale è stato dedicato un francobollo della serie “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”, espone vecchi attrezzi di lavorazione della radice, oggetti quotidiani, abiti e manoscritti. La visita al museo mi ha entusiasmato. Un’esperienza tutta Made in Calabria che vale la pena di essere vissuta e che consiglio. Perché mi entusiasmano sempre le storie di sacrificio, di perseveranza, di famiglia, di Calabria, di economia del territorio e di cultura d’impresa. Orgoglio del Made in Italy, nel mondo. Le visite al museo sono sempre guidate, gratuite ed in più lingue (se richiesto).

Alla fine del tour si può fare il pieno di liquirizie presso lo shop all’interno della struttura e gustare un buon gelato o caffè alla liquirizia 😋🌿❤✨. I miei preferiti ? I sassoliniii 😍 !!
Pina Amarelli, Lady Liquirizia 😊, Presidente della Amarelli Fabbrica Liquirizia ha ottenuto ad oggi diversi riconoscimenti di natura economico e culturale per essersi distinta nell’imprenditoria ed aver portato il Made in Italy nel mondo ❤.

2006 – Cavaliere del Lavoro per decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per aver portato l’industria alimentare familiare al ruolo di leader mondiale nel settore della liquirizia. Prima ed unica donna insignita di questa onorificenza in Calabria.

Via Mibac 

Una favola made in Calabria

Riflettevo sul valore del tempo. Sul valore di ogni singolo istante. Sul tempo del cuore. Su quanto sia importante concedersi attimi pieni, con chi amiamo. Immaginate di avere qualche giorno tutto per voi, lontani dalla freneticità della quotidianità. Staccare la spina e partire. Oggi voglio raccontarvi una favola tutta made in Calabria. E come ogni favola che si rispetti non posso non introdurvela con un: c’era una volta.
Quindi, ricomincio:
C’era una volta un Castello incantato sulle colline di Altomonte (CS) sopra la piana di Sibari, il Castello di Serragiumenta (leggi la storia: http://www.serragiumenta.it/). Il risveglio è lento, la vasta campagna è illuminata dal sole. Tutto ciò che si respira ha come comune denominatore il cuore. Il cuore trasforma in magia tutto ciò che tocca. Il cuore è per me fonte di adrenalina. Mi appassiona. Mi emoziona. Lo riconosco, quando lo ritrovo lì, nel più piccolissimo dettaglio curato con dedizione e passione. La magia inizia di buon mattino, con una colazione speciale. Amo le colazioni. Inaugurare un nuovo giorno con dolcezza. Caffè caldi. Amo le colazioni lente. Mi invitate a nozze 😊☕🥐🥞🍪💝.

La dolcezza continua e la ritroviamo tutta nei modi nobili e gentili di Rita, la proprietaria.
Per me l’accoglienza è tutto.
La nobiltà del cuore. Mi sento a casa. Mi riempio.
Veniamo accolti con tanto cuore, classe, professionalità, eleganza, disponibilità.
Tutto lo staff sorride. Sono impeccabili.

E’ una giornata splendida. Una passeggiata a cavallo, un giro tra gli ulivi, viti e frutteti.
Aria fresca da respirare a pieni polmoni.
Una Meraviglia di Calabria, una Calabria di Meraviglie🌿🌼☀️.

Dolcezza anche nei piatti 🥧😋

Soufflé all’ivoire e pistacchio di bronte, gocce di gel di frutta della passione e chantilly alla vaniglia
Semifreddo al cedro su salsa di cioccolato al cardomomo e crumble alle mandorle

Cena tra i filari e stelle cadenti

E’ sempre un piacere tornare al castello. Questa volta per una magica cena tra i filari, sotto un cielo di stelle cadenti. Un Sogno di una notte di piena estate. Raggiungere la vigna in trattore seduti su delle balle di fieno dorate, chiacchierare con dei compagni d’avventura fantastici, brindare alla vita ed ai sogni, a fine serata, intorno al fuoco.

Assecondate i vostri sogni, la vostra magia. Credete nel carisma custodito nel vostro cuore, raccontate della bellezza che riempie i vostri occhi e la vostra anima. Credeteci ! Perché si può vivere così. Di un cuore che scoppia di gioia, sotto una pioggia di polvere di stelle 🌟❤.

C’è un luogo dove cielo, mare e terra si incontrano ed è il luogo della meraviglia. È il luogo dove la bellezza è armonia. La bellezza m’ispira. La bellezza di una parola, di un’anima, di una mente, di un luogo. Ed è proprio in quel momento, quando ci si sente in armonia con il tutto, che tutto assume un senso. Tutto l’universo ci sussurra che è quello il nostro mondo, la nostra pace, la nostra armonia. Quella bellezza è dentro di noi.
Volevo raccontare di questa bellezza, quella che riempie gli occhi, il cuore e l’anima. Il miracolo di un seme che da una terra fertile fa capolino ad un sole caldo trasformandosi nel più bello dei frutti. 

En attendant sua Maestà Il Peperoncino

Oggi ci troviamo sulla costa ionica catanzarese, passeggiamo tra i campi di #peperoncino. Dalle colline intravediamo un mare luccicante, il cielo è una cornice perfetta, la terra sta preparandosi per darci grandi soddisfazioni. Il sole ci regala la sua benedizione. L’aria profuma di passione, dedizione ed origano 😋🌿. Non vediamo l’ora che questo paesaggio si colori di un rosso rubino, per presentarvi lui, sua Maestà il Peperoncino, in tutto il suo splendore ☀🌶. La Calabria è la regione dove si produce e si consuma più peperoncino in Italia. “Cristoforo Colombo, partito per cercare le Indie delle vecchie spezie, scoprì invece le Americhe del peperoncino; da quel momento, il nuovo re del gusto piccante non ha più smesso di viaggiare in lungo e in largo per i cinque continenti” (cit. Vito Teti). Approdato in Calabria all’inizio del XVI secolo, il peperoncino ha trovato nella nostra terra una patria privilegiata. Una madre-terra generosa, un abbraccio di sole, acqua cristallina di vita ❤🌿🌊☀.

Le mani forti, la nostra forza

Quadri di van Gogh di peperoncino. Il golfo di squillace luccicante. Un settembre di piena estate calabrese. I campi sono bouquet di margheritine e peperoncini. L’infinito è all’orizzonte. Il sole nel cuore. La terra è la nostra ricchezza. Le mani forti, la nostra forza. La storia, la tradizione, il nostro presente, il nostro passato, il nostro futuro. È un panorama che toglie il fiato e tutti i dubbi. Il calore e la bellezza, un biglietto da visita. La carta vincente. Ho viaggiato, amo viaggiare. Ma è sempre qui che tornerei. #CALABRIA 💘☀

Campo fiorito di peperoncino
La raccolta

L’arte della conserva. Delizie di Calabria

La tradizione è una ricetta del cuore custodita nei cassetti del tempo. E’ un vasetto di meraviglie. Di ricordi. Di sapori. Di un tempo passato. E come ogni arte che si rispetti, quella che rende immortali oltre i limiti del tempo, l’arte della conserva sigilla sott’olio una storia che ritorna a vivere tutte le volte, raccontandosi fedele e rievocando sapori del cuore. Mio nonno nascondeva un grande tesoro nel terrazzo di casa. Ricordo questa grande porta con una piccola finestra in alto che dava sul luogo del mistero. Cosa nascondeva mai di così prezioso, pensavamo noi nipotini. Ed ogni occasione era buona per sbirciare oltre quella porta. Era un susseguirsi di vasi di terracotta. Enormi. Tenuti pressati da un coperchio di legno ed una pietra pesante. Mio nonno tagliava tutte le verdure di stagione con minuziosità. E seguendo la tradizione antica, quella sapiente tramandata dai contadini, si dilettava nella preparazione di ” U salatura“. Ricordo mia nonna portare a tavola quei piatti scintillanti di olio. Le olive schiacciate, le melanzane a filetto, i pomodori secchi. Mio nonno ne andava fiero. Era il frutto di un duro lavoro. Di un lavoro che richiedeva dedizione, tempo e pazienza. Di un livello avanzato mi era sempre sembrata la lavorazione del peperoncino. Mio nonno si muniva di mascherina per combattere le fiamme ardenti di kg e kg di peperoncini destinati alla preparazione del “Piccantino“. Sua maestà il Piccantino. Il sempre presente sulle tavole calabresi. Delizie di Calabria ha fatto in modo che tutto questo non si perdesse, non si dimenticasse. L’azienda nasce nel 1985. Il suo fondatore, Domenico Scalise, supportato da sua moglie,  decide di continuare a scrivere le pagine di una tradizione che stava lentamente scomparendo. Un libro, il suo,  che non mette un punto ai racconti culinari delle nonne calabresi ma che ne ripropone sempre viva l’essenza. Vasetti di storia delle grandi eccellenze calabresi come il peperoncino, la cipolla rossa di Tropea, la Nduja, i funghi porcini della Sila, il bergamotto. Delizie di Calabria oggi è una realtà che con passione e sacrificio continua a scrivere le pagine di questa terra meravigliosa che è la Calabria. Presente sul mercato con tantissime specialità che esporta, con orgoglio, in tutto il mondo 🌍🌿🌞🌶❤.

Visita Delizie di Calabria ❤

 

 

 

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